venerdì 16 dicembre 2011

TIME Person of the year: The Protester

 

Nel post precedente ci siamo occupate di una notizia più frivola, gli uomini più sexy del 2011 secondo People : ora abbiamo pensato di parlarvi di un altro uomo, quello che elegge il Time ogni anno  in questo periodo. L'anno scorso la copertina era toccata a Mark Zuckerberg, il fondatore di Facebook. Quest'anno invece il settimanale ha designato "Il Manifestante" come persona dell'anno 2011: come si legge in copertina, il manifestante è stato il vero protagonista dell'anno "dalla primavera araba ad Atene, da Wall Street a Mosca".
L'articolo è firmato Kurt Andersen e rievoca quando tutto iniziò il 17 dicembre in Tunisia, quando Mohamed Bouazizi, dandosi fuoco, diede il via alle rivoluzioni. Quella tunisina è stata soltanto una scintilla: "A Sidi Bouzid e a Tunisi, ad Alessandria e al Cairo, nelle città arabe e in altre città a oltre 6000 miglia dal golfo persiano, sulle coste dell' Atlantico; a Madri e Ateme , a Londra e a Tel Aviv, in Messico, in India e in Cile dove i cittadini si sono mobilitati contro il crimine e la corruzione; a New York e a Mosca e in decine di altre città americane e russe, il grido di rabbia contro i governi e i loro corifei è diventato inarrestabile e ha continuato a rafforzarsi".
Il Manifestante è tornato ad essere "colui che fa la storia": il 2011 è stato diverso dal 1968 perchè più manifestanti sono stati maggiormente coinvolti nel gioco. Dagli anni Novanta a oggi, secondo Andersen, tolte alcune eccezioni come le manifestazioni che hanno aiutato a porre fine all'Apartheid in Sud Africa, l'attività di protesta è stata pressochè inesistente. 
Quello che accomuna le persone dell'anno è la convinzione che il sistema politico e l'economia dei loro paesi siano cresciuti in maniera corrotta e anomala. Essenziali strumenti per la protesta sono stati Internet (con i vari Social Network) e la trasmissione di notizie in televisione 24 ore su 24. Considerando l'importanza dei mezzi di comunicazione Andersen conclude "il più grande contributo dell'America nel XXI secolo per fomentare la libertà negli altri paesi, non è stato imporla militarmente, ma renderla possibile tecnologicamente".

E voi cosa ne pensate? Il Time ha ragione o chi, secondo voi, si merita la copertina? Siamo curiose di sentire le vostre opinioni!
Buona Gionata a tutti e buon week end :D!

Ila

3 commenti:

  1. Sono d'accordo con il Time, il Manifestante è sicuramente la figura dell'anno. Basta guardare a quali cambiamenti sostanziali hanno portato le manifestazioni in tutto il globo. Sono la dimostrazione che la libertà di parola e di pensiero non sono morte, ma che possono vivere ed essere prese sul serio se si resta uniti e si combatte tutti insieme per un interesse comune.
    Buona giornata!

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  2. @Selli e anche Hilary Star: trovate perfettamente d'accordo anche me :)!

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